Bonus Mezzogiorno, il progetto che punta a rilanciare le regioni del Sud

L’arrivo del mese di giugno porta con sé un progetto statale innovativo e solidale, si tratta del Bonus Mezzogiorno. Come funziona

La stagione dei bonus sembrava al capolinea. Ma la realtà dice esattamente l’opposto. A breve, infatti, verrà diffuso un nuovo tipo di bonus, il così detto “Bonus Mezzogiorno”. Questo bonus arriverà sotto forma di credito d’imposta. Ed è dedicato agli investimenti. Ma non tutti gli investimenti, infatti, è destinato a quelli fatti dagli stabilimenti produttivi.

Scopriamo insieme tutti i dettagli. A partire da giovedì 8 giugno, lo stato italiano metterà a disposizione di un’ampia fetta di regioni, questo così chiamato Bonus Mezzogiorno. Destinato alle regioni del sud Italia quali; Sicilia, Sardegna, Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Molise e alle zone assistite dell’Abruzzo. Il Bonus sarà una sorta di credito d’imposta destinato all’acquisto di macchinari vari nei settori produttivi di queste regioni, quindi più nello specifico impianti e attrezzature varie volte agli stabilimenti con sede al sud Italia.

Sempre dall’8 giugno, sarà inoltre possibile presentare la richiesta per un ulteriore credito d’imposta. Quello destinato agli investimenti effettuati nell’anno 2023, ma solo nelle zone economiche ritenute speciali come, le cosiddette Zes e nelle zone logistiche semplificate, ovvero le Zls.

Bonus Mezzogiorno, come funziona e chi ne ha diritto

L’approvazione del nuovo modello destinato all’invio della richiesta è stata firmata in data 1° giugno. Il provvedimento porta il nome del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. Il tutto è stato ovviamente aggiornato secondo le ultime specifiche aggiornate venute dopo la più recente legge di Bilancio.

Il Fisco ricorda che, la domanda, si potrà ritenere consegnata dolo nel momento in cui questa viene ricevuta dall’Agenzia delle Entrate stessa. Potrà in fine essere inoltrata solo ed unicamente attraverso modalità telematica e tramite il software riservato chiamato “CIM23”. Il materiale necessario a inviare la domanda potrà essere inviato; direttamente dal beneficiario, attraverso una società del gruppo nel caso in cui il richiedente facesse parte di un gruppo societario.

Oppure in fine tramite determinati intermediari, nel caso in cui questi rispettassero i requisiti specificati nell’articolo 3 comma 3 del DPR n. 322 del 1998. Nel caso di inciso da parte di terzi, il contribuente destinatario del bonus dovrà chiedere agli intermediari di fornire una copia della comunicazione fatta pervenire all’Agenzia delle Entrate