Infortunio al dipendente sul lavoro: gli errori da non commetere mai

L’infortunio sul lavoro di un dipendente è un dramma che coinvolge, con diversa intensità, tanto chi lo subisce quanto chi lo deve gestire a livello burocratico

Si sente spesso parlare di infortuni sul lavoro dei dipendenti, ma sapete tutti come sono gestiti e come ci si dovrebbe comportare se capitasse a voi? Andiamo a conoscere le principali normative e le buone pratiche da seguire in caso di infortunio sul lavoro. Partiamo con il distinguere due termini, infortunio sul lavoro e malattia professionale. Come intuirete non sono la stessa cosa.

Il primo è generato da una causa o anche un evento violento. Il secondo invece rientra nella categoria delle patologie sviluppate dal lavoratore in un ambiente lavorativo ritenuto a rischio. Per far scattare la copertura assicurativa INAIL, nel caso dell’infortunio sul lavoro, è necessario che si incastrano tre diverse situazioni. La prima ovviamente è l’avvenimento scatenante. Una causa violenta che lascia una lesione psico-fisica sul lavoratore. Come secondo punto è necessario stabilire un nesso causa effetto tra l’avvenimento traumatico ed il trauma psico-fisico.

Infortunio sul Lavoro del Dipendente: cosa dice la legge

Questo è possibile attraverso la corretta certificazione medica, che il lavoratore infortunato deve procurarsi nel momento in cui avviene l’incidente. Questo è possibile presso il medico messo a disposizione dall’azienda, un medico di famiglia o da quello che un pronto soccorso. La certificazione è necessaria per far scattare la procedura INAIL. Terzo ed ultimo punto, sono necessari postumi che costringono a casa il lavoratore per tre o più giorni.

La prima cosa da fare, in seguito ad un infortunio, sarà infornare il vostro datore di lavoro e poi di munirsi della precedentemente nominata, certificazione. Per i primi 3 giorni di infortunio, nel caso in cui il lavoratore sia costretto a casa, è il datore che paga lo stipendio. A partire dal quarto giorno di infortunio viene messo in mano all’INAIL, che fornirà una cifra pari al 60% fino al 90esimo eventuale giorno di infortunio.

Salirà al 75% dal 91esimo in poi. Ricordate sempre di infornare come prima cosa il datore, anche nel caso di infortuni non gravi, mancando questo passaggio infatti si perde il diritto all’indennizzo INAIL per la totalità dei giorni antecedenti al momento in cui il datore di lavoro è stato informato. Insomma, una serie di fattori che, per evitare rischi per la salute e conseguenze economiche per il datore di lavoro, è assolutamente necessario seguire