Le continue tensioni internazionali da grandi potenze commerciali ed economiche condizionano i mercati valutari
Le tensioni internazionali legate da un lato alla guerra in Ucraina e dall’altro ai risvolti legata a essa o indipendenti da essa che riguardano i rapporti di tensione tra grandi paesi come La Cina e gli Usa, legati da diversi rapporti commerciali reciproci.
Usa e Cina, le conseguenze delle tensioni interne ed esterne
Le tensioni tra i due paesi iniziano dalla questione di Taiwan, da anni dichiarata indipendente ma che la Cina non vuole riconoscere. Negli anni Gli Usa hanno stretto i rapporti di amicizia e commerciali con l’isola di Taiwan e questo fattore crea tensione tra i due grandi paesi.
Inoltre,la posizione poco chiara pubblicamente della Cina nel conflitto in Ucraina non facilita i rapporti tra le due Nazioni. Ne conseguono schermaglie di carattere commerciale che possono condizionare i mercati.
Infatti la Cina ha intrapreso un’azione di disturbo nei confronti degli Usa rallentando le esportazioni di metalli utili per i semiconduttori. Intanto le esportazioni in generale sono in calo per la Cina e non solo per effetto di azioni di disturbo legate alle tensioni internazionali con gli Usa. Ciò potrebbe condizionare i mercati internazionali per quanto riguarda le materie prime come i metalli utili per i conduttori e i chip.
Sul fronte americano negli Usa si è deciso di non aumentare ancora i tassi e di tenerli stabili. Tuttavia, sono attesi altri rialzi perché l’inflazione non è calata al 2 per cento come previsto bensì viaggia al 4. Questo secondo gli investitori porterà ad un nuovo aumento dei tassi.
Per questo motivo c’è attesa sui mercati Usa per investire in titoli di Stato americani. In caso di aumento dei tassi avranno un rendimento maggiori. Per tale ipotesi c’è una sorta di attesa sui mercati americani. Sul fronte bancario la crisi della banca Usa Silicon Valley ha per ora condizionato il mercato dei crediti con l’inasprimento delle condizioni per offrire dei prestiti. Inoltre si è registrato il licenziamento di diversi lavoratori del settore bancario.
