Il libretto postale resta uno strumento sempre molto utilizzato nonostante le offerte proposte dagli altri istituti di credito
I libretti postali sono uno strumento di risparmio che nonostante sia datato riesce ancora a raccogliere tanti consensi. Poste italiane in tal senso ha saputo coniugare la visione sul presente e sul futuro aprendosi a nuovi servizi e ritagliandosi uno spazio specifico nella clientela in tema di servizi finanziari.
Libretto postale, novità
Inoltre, non ha rinnegato il passato e i prodotti finanziari che per anni hanno funzionato e che rappresentano insieme ad altri servizi un’offerta che attira una determinata cerchia di utenti. Si tratta di piccoli risparmiatori e pensionati che hanno un riferimento in Poste italiane e per loro che l’azienda lascia ancora accesi i tradizionali strumenti come il libretto postale.
Tuttavia, in un mercato sempre fluido e mobile è necessario conservare la competitività introducendo novità e opportunità per gli utenti. Infatti, per il libretto postale è stata inserita l’offerta supersmart premium che ha la possibilità di poter incassare un tasso di interesse al 3 per cento per un risparmio bloccato a 300 giorni, ossia poco meno di un anno.
I conti di risparmio sono opportunità per non far svalutare il danaro che in questo momento, data l’inflazione in atto, svaluta se tenuto fermo sui conti. Farli fruttare con un libretto di risparmio postale, ad esempio, è un modo per invertire la tendenza attuale che sta svalutando la moneta e di fatto fa perdere valore al denaro fermo in banca o sui conti.
Infatti l’inflazione fa perdere il potere di acquisto della moneta. Quindi, chi ha depositi fermi in banca perde danaro se no ci sono degli interessi che vanno a coprire la perdita, almeno parziale. Ecco perché in questo periodo di inflazione conviene investire in depositi con un tasso di rendimento interessante come è al caso del libretto postale supersmart premium.
In tal senso Poste Italiane dimostra di essere ancora una volta sensibile ai mutamenti del mercato e a leggere i bisogni dei risparmiatori aggiornando tempestivamente gli strumenti già in essere come al caso del libretto postale.
