Conti correnti e imposta di bollo: cos’è e quando si deve pagare

Aumenta la liquidità nei conti correnti dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Cosa succede se la cifra supera una soglia con l’imposta di bollo?

Con lo scoppio della guerra in Ucraina la liquidità nei conti correnti è aumentata, all’aumentare dei costi della vita; anche se si nota, in questo anno, una contrazioni dei depositi delle famiglie, che scende del 2,14% e quello delle imprese del 7,56%. Queste mutazioni seguono i grandi cambiamenti mondiali, a dimostrazione che la liquidità di una famiglia ne è molto soggetta. Ma parliamo ora dell’imposta di bollo.

Imposta di bollo, chi può non pagare?
Banca (canva) – Bonus.it

Esistono due tipi di tasse che si pagano su un conto corrente: l’imposta di bollo e la ritenuta fiscale sugli interessi creditori maturati. Queste tasse si iniziano a pagare quando la giacenza media sul conto corrente è superiore a 5mila euro. L’imposta di bollo è di 34,20 euro l’anno per le persone fisica, 100 euro per le persone giuridiche. Ma come viene calcolata il valore medio della giacenza?

Imposta di bollo e ritenuta fiscale: quando e quanto?

Il valore medio viene calcolato sommando i saldi giornalieri del conto corrente e dividendoli per il numero di giorni di rendicontazione. Quindi si pondera la giacenza media di ciascun rapporto per la quota di detenzione. La verifica della giacenza complessiva deve essere effettuata in ogni estratto o rendiconto e deve essere riferita al periodo rendicontato. L’imposta, qualora abbiamo più soggetti, va applicata a tutti i rapporti di conto corrente.

Imposta di bollo, quando e quanto risulta?
Tasse (Cannva) – Bonus.it

Ma esistono conti che si offrono di coprire la spesa: è la banca ad occuparsi di pagare l’imposta di bollo, senza che il proprietario del conto si debba vedere diminuire il suo patrimonio. Se ciò non bastasse, è possibile anche aprire un altro conto corrente a zero spese, trasferendo una parte del patrimonio o, ancora, investire la parte del patrimonio che super i 5mila euro.

Esistono delle situazioni nelle quali alcuni soggetti sono esentati dall’imposta di bollo. Si parla di chi ha un ISEE inferiore ai 7.500 euro così come i titolari del conto corrente base, quindi il conto gratuito riservato ad un ISEE annuo di 11.600 euro e 18.000 euro per i pensionati. Per i soggetti giuridici, sono esentate le organizzazione no-profit a carattere associativo o formate da piccole e medie imprese.