Allarme salari non solo in Italia: il problema è molto più esteso

Il costo dell’avita presenta il suo conto: i salari non reggono il colpo e diminuiscono in termini reali e non di busta paga

Quando sentiamo dire che il costo della vita è paurosamente aumentato, non è solo un modo diverso per fare un discorsoda bar“, come sul tempo, parliamo di una situazione economica e sociale reale. Il nuovo report dell’OCSE ci mostra proprio questo, che i salari sono, a tutti gli effetti, diminuiti, perché il loro potere di spesa è inferiore a prima.

Si abbassano i salari e aumentano i profitti
Potere d’acquisto (Canva) – Bonus.it

Il report ha dimostrato che anche se da dopo il covid il livello di ripresa occupazionale è in crescita, i salari perdono potere di spesa e, quindi, diminuiscono. Non scappa nessuno, 30 paesi su 34 hanno dimostrato un dato negativo medio del 3,8%. Ma in questo dato spicca l’Italia, che prende il primato come performance negativa.

Diminuiscono i salari reali: cosa sta succedendo

l’Italia è il paese che ha registrato il maggior calo dei salari reali [..]. Alla fine del 2022 i salari reali erano inferiori al 7,5% rispetto a prima della pandemia. [..] I salari negoziati sono scesi, in termini reali, di oltre il 6% nel 2022. Il calo è molto significativo data l’altissima copertura della contrattazione collettiva nel Paese” Così spiega la relazione, che regala un quadro tristemente reale della situazione economica nazionale.

Si prevede un recupero delle retribuzioni negoziali nel nostro paese. Tuttavia i possibili ritardi nel rinnovo dei contratti collettivi mettono a rischio i lavoratori, portando i salari a perdere ulteriore potere d’acquisto. L’unico dato che può strapparci un sorriso nei nostri volti nuovamente delusi dal nostro paese, è il tasso di disoccupazione, che è diminuito, anche a fronte di un recupero post covid non scontato. Ma quindi su cosa soffermarci per inquadrare la soluzione?

Il report, oltre ad essersi soffermato sui salari, ha posto un paragone economico, mettendoli in rapporto con i profitti. Mentre i lavoratori hanno visto erodere il loro potere d’acquisto, e quindi dimostrarsi ulteriormente più poveri, le imprese hanno registrato profitti in crescita, più velocemente dei salari. Non è un caso che anche l’OCSE si sofferma su come, di questa ulteriore fatica dei lavoratori, in parte se ne deve fare carico anche l’impresa.
Passano i secoli ma il rapporto del conflitto rimane sempre lo stesso: lavoratori/profitti