Il parchimetro è rotto e gli agenti che controllano fanno comunque la multa: è legale? Cosa può succedere in questi casi
Trovare parcheggio in una grande città il più delle volte è una vera e propria impresa, soprattutto nella zona centrale. Se si ha la fortuna di trovare posto, il più delle volte bisogna pagare. Infatti sono sempre meno i posti a disposizione dove il parcheggio è libero, sulle strisce bianche.
Ormai si paga ovunque, sulle strisce blu, e dopo aver trovato parcheggio bisogna stare attenti alle regole per non incorrere in una multa. In alcune città ad esempio, in determinati orari, il parcheggio è libero anche negli stalli di colore blu.
Parchimetro rotto ma arriva la multa: bisogna pagare?
Successivamente scatta di nuovo la fascia oraria di pagamento. Ma se il parchimetro per ottenere il biglietto da lasciare in vista sul cruscotto è rotto, cosa bisogna fare?
Si potrebbe cercare un altro apparecchio ma non sempre sono vicini e rimetterci alla guida per cercare un altro posto, proprio per la penuria di stalli a disposizione, non è una buona idea.
Nei Comuni più evoluti si può pagare con un’app ma l’automobilista non solo non è costretto a scaricarla ma è anche libero di uscire di casa senza lo smartphone.
Innanzitutto chiariamo che se il parchimetro non funziona, ciò non esenta l’automobilista dal pagamento. C’è anche un problema di natura legale: le norme non stabiliscono quanta strada l’automobilista può percorrere per verificare la presenza di altri parcometri funzionanti o quanta deve essere la distanza tra l’uno e l’altro.
Se comunque si riceve la multa e si presenta ricorso, il Giudice di Pace potrebbe non accettare le ragioni dell’automobilista ricorrente. È dunque il caso di raccogliere le prove che il parchimetro non è funzionante.
Si può ad esempio fare la foto al parchimetro rotto o un video per dimostrare il malfunzionamento. Un’alternativa può essere la testimonianza di una persona.
In conclusione, la multa può essere elevata per la mancata esposizione del biglietto, anche se il dispositivo è rotto. Dopo deve essere bravo e fortunato l’automobilista ad avere ragione in sede legale.
