Decreto bollette: le novità e i bonus non più disponibili

Decreto bollette, il governo Meloni ha deciso: quali sono le agevolazioni non più valide e quelle rinnovate

Sono diversi i temi toccato dal Consiglio dei Ministri di due giorni fa. Oltre a nuove regole per il Codice della strada è stato approvato un nuovo Decreto bollette che riguarda il caro energia con misura a sostegno dei cittadini.

Bolletta elettrica (foto Canva) – Bonus.it

Il tema resta fondamentale vista la situazione economica con l’inflazione che purtroppo non accenna a calare e continua a mettere a dura prova le tasche degli italiani.

Decreto bollette, cosa prevede la legge

È stato confermato il bonus sociale per luce e gas da luglio fino a settembre 2023. Decisa anche la cancellazione dei crediti d’imposta per le imprese, l’Iva al 5% sul gas e degli oneri di sistema a zero sempre per il gas.

Decreto bollette
Calcolo dei bonus (foto Canva) – Bonus.it

Il bonus sociale per le bollette di luce e gas rinnovato dal 1 luglio al 30 settembre 2023 possono riceverlo le famiglie che hanno un Isee al di sotto dei 15mila euro. Le famiglie che hanno almeno quatto figli hanno una soglia più alta, pari a 30mila euro.

Non è prevista nessuna richiesta specifica poiché per chi presenta la Dsu all’Inps e ha un Isee entro la soglia prevista, avrà lo sconto in automatico.

Chi invece ha un membro del nucleo con un forte disagio fisico tale da dovere usare apparecchiature mediche ad altissimo consumo di elettricità per restare in vita, deve fare richiesta che viene rinnovata ogni tre mesi. La domanda va presentata al Comune allegando un certificato dell’Asl di competenza.

Non c’è invece il rinnovo dei crediti d’imposta per le aziende che da aprile a giugno erano stati ridotti. Erano del 20% per le aziende energivore e del 10% per tutte le altre; stessa percentuale anche per il gas per le imprese gasivore e non gasivore. I crediti già maturati, però, si potranno usare fino al 31 dicembre 2023.

Al momento nessuna novità per quanto riguarda il bonus riscaldamento che era stato annunciato a fine marzo. C’è già un miliardo di euro di stanziamento ma bisogna attendere un decreto dei ministeri dell’Ambiente e dell’Economia per conoscere i dettagli. Solo a quel punto si saprà chi sono i soggetti, persone fisiche e non, che lo riceveranno e quale sarà il calcolo per ottenerlo.