NASpI: gli insegnanti precari dovrebbero richiederla entro questa data | Il motivo

La Naspi Insegnanti, o anche disoccupazione, è un importo stabilito per legge per i lavoratori dipendenti: devi chiederla per tempo.

Perdere il lavoro è sempre una sfortuna, poiché viene a mancare il sostegno economico mensile che ci serve per la vita di tutti i giorni e poter sostenere le spese fisse che abbiamo, come rata del mutuo o affitto di casa o bollette. Fortunatamente, per i lavoratori dipendenti rimasti senza occupazione, è possibile richiedere la Naspi. Si tratta della Nuova assicurazione sociale per l’impiego, ovvero l’indennità di disoccupazione.

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Studenti in un’aula scolastica (Foto da Canva) – Bonus.it

In vigore dal 2015, la Naspi è calcolata su un importo previsto mensile di circa 1225 euro, il tetto massimo, e in caso gli stipendi degli ultimi 4 anni siano inferiori a tale cifra sarà del 75% di quanto preso. In caso contrario, ovvero la retribuzione sia stata superiore al tetto stabilito, sarà del 75% di quest’ultimo. A partire dal sesto mese, poi, tale cifra viene ridotta del 3%. La Naspi può durare la metà delle settimane di contributi degli ultimi 4 anni di lavoro.

Naspi Insegnanti, ecco quando fare richiesta per non incorrere in ritardi

L’indennità di disoccupazione è erogata a partire dall’ottavo giorno successivo alla data di scadenza del contratto di lavoro, quindi è basilare che venga richiesta entro il settimo giorno da quando si è perso l’occupazione (la Naspi viene infatti concessa a chi ha perso lavoro involontariamente, quindi non è erogata a chi ha presentato le dimissioni).

maestra alunni
Una maestra di scuola elementare con i suoi alunni (Foto da Canva) – Bonus.it

In alcuni casi, tuttavia, la Naspi può essere posticipata, ovvero in caso di infortunio, malattia, mancato preavviso o licenziamento per giusta causa. Negli otto giorni in cui non si prende l’indennità, non sono previsti copertura contributiva o giorni aggiuntivi di rimborso.

Si tratta quindi di un aiuto che può risultare valido, ad esempio, la Naspi per gli insegnanti precari, che così facendo possono sostenersi durante i periodi in cui non riescono a trovare impiego. Tuttavia, il consiglio è quello di muoversi per tempo per non rischiare di vedersi slittare la Naspi al mese successivo, dovendo quindi rimanere senza denaro per trenta giorni.