Edwige Fenech e l’attico di lusso: dopo 15 anni perde contro il Fisco

Si è conclusa, dopo anni, la battaglia legale tra la nota attrice italiana Edwige Fenech e l’Agenzia delle Entrate: è arrivata la decisione della Corte di Cassazione.

Dopo una battaglia legale, durata per ben 15 anni, i giudici della Corte di Cassazione hanno messo un punto definitivo alla questione legata all’acquisto di un attico in pieno centro a Roma da parte della nota attrice Edwige Fenech.

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Tribunale (Foto da Canva) – Bonus.it

La Suprema Corte ha dato ragione all’Agenzia delle Entrate che chiedeva ulteriori imposte riguardanti l’acquisizione dell’immobile per cui l’attrice aveva usufruito di agevolazioni fiscali previsti per l’acquisto della prima casa. Secondo il Fisco, però, la Fenech non aveva diritto trattandosi di un immobile di lusso.

Edwige Fenech, agevolazioni per l’attico a Roma: la Cassazione dà ragione al Fisco

I giudici della Corte di Cassazione hanno definitivamente chiuso il contenzioso, apertosi 15 anni fa, tra Edwige Fenech ed il Fisco italiano.

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Agenzia delle Entrate (RafMaster – Adobe Stock) – Bonus.it

La battaglia legale era iniziata nell’estate del 2005 quando, come riporta la redazione de Il Tempo, la Fenech acquistò un attico e un superattico, di oltre 300 metri quadrati, nel quartiere Prati di Roma. L’attrice avrebbe usufruito delle agevolazioni fiscali previste dalla legge per l’acquisto di immobili da destinare come abitazioni principali. Secondo il Fisco, dopo le verifiche del caso, non ne aveva il diritto dato che l’attico rappresentava un immobile di lusso, essendo oltre i 240 metri quadrati, per cui queste agevolazioni non erano concesse. Da qui è iniziato il contenzioso con l’Agenzia delle Entrate che ha richiesto il versamento delle ulteriori imposte non versate al momento della transazione.

La Fenech ha impugnato il provvedimento ricorrendo alle vie legali. Dopo la decisione del Tribunale tributario del Lazio, si è pronunciata la Corte di Cassazione, i cui giudici hanno dato ragione all’Agenzia delle Entrate stabilendo che l’attrice dovrà versare le ulteriori imposte poiché l’attico nel quartiere Prati rappresenta un immobile di lusso per cui non sono previste agevolazioni.

Per arrivare alla sentenza, riporta Il Tempo, i giudici avrebbero tenuto conto del calcolo della superfice dell’immobile: 86 metri quadrati al piano inferiore a cui si aggiungono i 218 del sesto piano, collegati da un ascensore interno, per un totale di 304 metri quadrati.