Bloccata nuova riforma pensioni dal Fmi: perché

Il Fondo Monetario Internazionale tira un freno alle riforme sulle pensioni: età pensionabile e costi di gestione sono il problema.

Il Fondo Monetario Internazionale rallenta i lavori del Governo. Sembra infatti che, mentre la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni era in viaggio per Washington per incontrare Joe Biden, il FMI abbia espresso timore per le prossime misure riguardo le pensioni, giudicandole negative sulla produttività. Ma cosa ha spinto il Fondo Monetario Internazionale ad esporsi in questo modo? Sono due i fattori essenziali, il costo della gestione delle pensioni e l’età pensionabile.

Fondo Monetario Internazionale tira un freno sulle riforme per le pensioni
Crisi demografica (Canva) – Bonus.it

Il FMI si inserisce, così, all’interno di un dibattito di lunga data sia nell’opinione pubblica, che all’interno delle alleanze di governo. Infatti il leader della Lega, Matteo Salvini, sulle pensioni ha fatto una vera e propria battaglia, portando la bandiera di un rinnovo della legge Fornero ancora disatteso. Cosa diversa per la presidente Giorgia Meloni che sul tema raffredda gli animi.

Dal FMI al Governo: lo scontro sulle pensioni

Se il dibattito è presente nel governo stesso, l’opinione pubblica soffre i disagi di un sistema pensionistico in crisi e di un rinnovo sempre auspicato e mai raggiunto. Anche i sindacati, dopo 6 mesi di tavoli con il governo, non hanno riscontrato collaborazione e minacciano lo sciopero generale. Ed in questo spaccato arriva a generare ancora più caos il FMI con dei nuovi dati alla mano.

Il Fondo Monetario Internazionale ferma le riforme sulle pensioni
Pensioni (Canva) – Bonus.it

Il Fondo Monetario Internazionale, infatti, porta due dati importanti. Il primo riguarda la spesa, infatti il nostro paese spende di più della media dei paesi Europei e questo, collegandoci al secondo dato, è legato all’età pensionabile. Infatti la situazione degli scivoli e delle pensioni anticipate è sfuggita di mano, portando alla luce un dato anomalo in confronto al sentire comune: infatti l’età di pensionamento reale risulta inferiore rispetto a ciò che è stabilito dalla legge.

L’età effettiva della pensione in Italia è molto bassa, con stime del 2022 che segnano, in media, 61,2 anni. Sembrerà assurdo, ma il dato è reale, causato, soprattutto dai tantissimi scivoli messi in atto dai vari governo. L’opinione del Fondo Monetario Internazionale non è vincolante per il governo, ma dovranno tenerne conto, ragionando, inoltre, sul dato drammatico uscito fuori da questa stima: il calo demografico.

Nei prossimi 25 anni il calo demografico e il quantitativo di lavoro, che sarà destinato ad abbassarsi, metterà in seria crisi il sistema pensionistico, dati i tanti pensionati e i pochi lavoratori, soprattutto se la media del pensionamento non sarà rispettata. Il FMI invita il governo a non fare più scivoli e ad aumentare la produttività per far fronte ai prossimi anni e alla mancanza di lavoro.