Assegno di Inclusione non è il sostituto del Reddito di Cittadinanza, il perché

Dal 2024 entra in vigore l’Assegno di Inclusione, molti lo indicano come il sostituto del Reddito di Cittadinanza. Ma in realtà non è così

Con l’arrivo del mese di agosto scadono, per gran parte dei nuclei percettori, i termini per usufruire del Reddito di Cittadinanza. Sono migliaia, ad oggi, le comunicazioni formali inviate, via sms, dell’INPS per interrompere l’erogazione dei fondi. Ma adesso cosa succede? Quale destino riserva i percettori? Che soluzioni ha approntato il Governo guidato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni? Vediamole insieme.

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Assegno di Inclusione (Foto Canva – bonus.it)

Partiamo dal Reddito di Cittadinanza. Si tratta della misura manifesto del Movimento 5 Stelle. Una misura che è stata il fulcro della campagna elettorale delle elezioni politiche del 2018. Una misura, poi varata dal Governo Conte I, quello composto da una maggioranza grillini più Lega per Salvini Premier, e attiva da aprile 2019 e destinata a morire alla fine del 2023.

Assegno di Inclusione, differenze dal RDC

Il Reddito di Cittadinanza aveva la funzione di rendere inefficaci le offerte di lavoro in nero o, con salario inferiore ai contratti nazionali. In pratica alle persone con i requisiti veniva erogata una cifra mensile, versata dall’INPS su una card dedicata, con lo scopo abbassare il livello di povertà e far fronte alle esigenze della Vita. La misura come detto è in vigore fino al 31 dicembre 2023. Ma nel 2022 è accaduto qualcosa che ha cambiato il corso della vicenda.

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Assegno di inclusione: euro (Foto Canva – bonus.it)

Lo scorso settembre, infatti, la maggioranza guidata da Giorgia Meloni ha vinto le elezioni generali insediando a Palazzo Chigi la prima Premier Donna. Ed una delle prime mosse di governo è stata quella di abolire il reddito di cittadinanza. Non potendo eliminarlo con un tratto di penna per il 2023 l’RDC è stato appannaggio, solo per sette mesi, ma veniva dichiarato decaduto se venivano rifiutate specifiche offerte di lavoro e corsi di formazione dedicate. Ma una volta eliminato il Reddito di Cittadinanza cosa accade a chi lo percepiva? Di fatto nulla. Non c’è un automatismo.

Per ottenere un nuovo strumento, infatti, si dovrà invece imboccare il percorso dell’Assegno di Inclusione. Si tratta della nuova misura, in parte già attiva per alcune categorie di percettori del Reddito di Cittadinanza, che dal 1° gennaio 2024 sarà erogata dallo Stato. Per usufruirne è necessaria una specifica richiesta e aver come requisiti ISEE inferiore ai 10.000 euro, svantaggio formativo e la presenza, nel nucleo familiare, di persone disabili e figli minori di 3 anni. I dettagli non sono ancora disponibili per intero, sul sito del Ministero del Lavoro sono indicate le linee guida, ma la strada è tracciata