Inchiesta parlamentare sul Reddito di Cittadinanza: è bufera

Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha parlato del Reddito di Cittadinanza e della volontà di instituire una commissione parlamentare d’inchiesta.

Il Reddito di Cittadinanza non verrà più erogato da oggi, martedì 1 agosto, così come stabilito dal Governo attraverso la manovra di bilancio. La decisione, comunicata dall’Inps alle oltre 169mila famiglie, ha scatenato polemiche e proteste con diversi sit-in in varie città.

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Il capogruppo di Fratelli d’Italia Tommaso Foti (Facebook – Tommaso Foti) – Bonus.it

Intanto è arrivato il commento del capogruppo di Fratelli d’Italia Tommaso Foti, il quale ha annunciato la volontà di instituire una commissione parlamentare di inchiesta sulla misura. Inoltre nel mirino ci sarebbero anche gli eventuali mancati controlli da parte dell’ex presidente dell’Inps Tridico relativi alle irregolarità sul reddito.

Reddito di Cittadinanza, Foti: “Necessaria commissione parlamentare d’inchiesta

È arrivata la tanto annunciata stretta sul Reddito di Cittadinanza la cui erogazione è stata sospesa a partire da oggi per migliaia di nuclei familiari italiani. Nel dettaglio, il sostegno, che da gennaio verrà sostituito dall’Assegno di Inclusione, è stato sospeso per gli “occupabili” che potranno usufruire del sostegno alla formazione e lavoro (Sfl).

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Inps (Luca – Adobe Stock) – Bonus.it

La decisione ha già scatenato le proteste davanti ai Comuni da parte delle famiglie che non riceveranno più il sostegno economico che da gennaio verrà definitivamente sostituito dall’Assegno di Inclusione per cui si dovrà fare richiesta all’Inps.

Secondo il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia Tommaso Foti, il Reddito di Cittadinanza avrebbe comportato gravi danni all’erario considerate le numerosi frodi individuate dalle forze dell’ordine in questi anni con soggetti non aventi diritto che hanno beneficiato del sostegno. Per questo motivo, ha proseguito Foti, come riporta la redazione di Tgcom24, Fdi vorrebbe instituire una commissione parlamentare di inchiesta. Nel mirino anche l’ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico che, secondo il capogruppo Fdi, potrebbe non aver attivato consapevolmente i controlli: “per non far perdere consenso elettorale e personale ai suoi mandanti“.

A replicare alle accuse Giuseppe Conte, il quale ha spiegato come il Movimento 5 Stelle non si farà intimidire da quello che ha definito come “bullismo istituzionale”. Anche lo stesso Tridico, come riporta sempre la redazione di Tgcom24, ha replicato affermando di non avere nulla da temere dato che durante il suo mandato state fatte decadere 3 milioni di domande per la misura con un risparmio per lo Stato di 11 miliardi di euro.