Ancora tentativi di truffe: il messaggio dell’Inps

Tentativi di truffe Inps: l’Istituto di Previdenza avvisa che è in atto una nuova offensiva contro i cittadini

I truffatori non conoscono ferie e anche ad agosto sono dietro l’angolo. Per loro il periodo è sempre fiorente. Che sia nel pieno delle attività quando, presi proprio da ciò, distrattamente possiamo cadere nei loro tranelli o che siano le settimane di relax, dove invece abbandonati proprio dalla voglia di rilassarci, facciamo cose con leggerezza.

Screen messaggio Inps (Screen social) – Bonus.it

Insomma, l’attenzione deve rimanere sempre alta. Il metodo preferito dai cybercriminali resta il Phishing, ossia quel modo subdolo con il quale entrano in possesso dei nostri dati sensibili, svuotando i conti. E a consegnare le password e tutto il necessario per l’accesso, sono le stesse vittime.

Truffe con il nome Inps: cosa sta succedendo

L’Inps, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, sui propri canali ha lanciato l’ennesimo messaggio, per avvisare la popolazione che è in corso un nuovo tentativo di truffa proprio del tipo Phishing, usando il nome dell’ente.

tentativi truffe Inps
Phishing (foto Canva) – Bonus.it

Tra i più quotati dai truffatori, proprio per il vasto numero di utente che coinvolto, oltre l’Inps c’è l’azienda Poste Italiane e tante banche. La truffa consiste nell’invio di un messaggio, avvisando il destinatario che è in corso ad esempio un tentativo di truffa o che comunque bisogna fare qualcosa per garantirsi un bonus o altro.

Nell’ultimo caso la truffa arriva via Sms (si parla infatti di Smishing poiché il truffatore utilizza il cellulare) ma attenzione anche alle email, le telefonate o addirittura a chi si presenta di persona fuori la porta di casa.

Questo il contenuto dell’Sms truffa:

Gentile utente, per evitare la revoca dei suoi benefici Inps la invitiamo a indentificarsi, per proseguire https://consultazione-It.info/.

L’Inps, quella vera, invita a non cliccare e a non fornire nessun dato. Ricordiamo infatti che l’istituto, così come gli altri enti, non comunicano mai con questi canali ma solo attraverso le lettere, quindi la posta ordinaria.

Per nessuna ragione i propri dati vanni forniti a terzi, neanche all’impiegato allo sportello. In questi casi oltre a ignorare il messaggio ci si può anche rivolgere alle forze dell’ordine. Un gran numero di denunce può dare il via a un approfondimento investigativo da parte degli organi competenti.