Cambia il Diritto di Recesso: cosa devono sapere tutti i consumatori

Diritto di recesso, ecco come funziona e cosa cambia con la direttiva Omnibus; tutte le informazioni utili.

Il 2 aprile è entrata in vigore in Italia una nuova direttiva Europea, la direttiva Omnibus, che punta a tutelare maggiormente gli acquirenti e garantire una maggior trasparenza nelle comunicazioni. La direttiva, quindi, andrà a disciplinare un rapporto commerciale fra il consumatore e l’eCommerce di servizi e contenuti digitali, il cui reso non può, quindi, essere fisico. Ma quando parliamo di tutelare i maggiormente gli acquirenti di cosa parliamo? Ecco il diritto di recesso.

Direttiva Omnibus: cosa cambia per il diritto di recesso
Prodotti digitali (Canva) – Bonus.it

Quindi la direttiva Omnibus interviene sul regolare il rapporto del commercio digitale, in particolare nella gestione del diritto di recesso e dei contenuti per il quale si richiede il recesso. Ma fino a che punto il consumatore può richiedere il diritto di recesso? Il periodo ha una durata di 14 giorni, i quali, terminati, portano alla conclusione del contratto fra l’eCommerce e il consumatore. Ma esiste anche la possibilità di perdere questo diritto.

Diritto di recesso e Direttiva Omnibus

In alcuni casi si perde il diritto dii recesso, in base ad una serie di fattori che andremo ad elencare di seguito:

  • nel caso in cui il consumatore abbia esplicitamente dato il proprio consenso affinché l’eCommerce cominci a fornire il contenuto digitale nel periodo di recesso. Il consumatore riconosce l’utilizzo del prodotto durante il recesso e, però, deve essere consapevole che ha contestualmente perso il diritto a recedere;
  • quando l’eCommerce abbia esplicitamente fornito una conferma, come previsto negli articoli 50 comma 2 o 51 comma 7 del codice al consumo. Questi articoli si riferiscono esplicitamente all’obbligo di inviare sempre email di conferma dell’avvenuto ordine.
eCommerce: ecco il diritto di recesso
Negozio digitale (canva) – Bonus.it

Nel momento in cui i 14 giorni sono arrivati a loro termine o la fornitura del prodotto è iniziata, o, ancora, è accaduto uno dei punti sopra spiegati, non sarà più possibile annullare l’acquisto e richiedere il rimborso. Cosa diversa se si parla, invece, degli articoli venduti nel porta a porta, dove il consumatore ha 30 giorni per il diritto al recesso.

Tornando, invece ai prodotti online, cosa succede ai contenuti forniti dall’eCommerce se il consumatore decidere di appellarsi al diritto di recesso? I contenuti che vengono creati non possono essere utilizzati, a meno che non risultino privi di utilità dal di fuori del loro contesto.