Testamento a voce: come funziona, e quali sono le possibili implicazioni

Vediamo cosa dice la legge riguardo l’utilizzo di un testamento orale: è possibile? Quali i rischi? Cosa bisogna fare? 

Con l’evoluzione sociale e tecnologica della nostra società, un cambiamento radicale nella stesura del testamento sarebbe sensato. Forme arcaiche rallentano o si dimostrano meno fluide di un possibile testamento registrato in file audio o video. Esistono varie eccezioni che però giocano su un assunto unico che andremo ad analizzare a breve. Quindi in quali casi le dichiarazioni di una persona sono valide?

Testamento a voce: è valido? Cosa dice la legge
Testamento (Canva) – Bonus.it

Partiamo subito nel dire l’assunto unico sopra citato che ci serve per comprendere tutto quello che accade attorno alle varie eccezioni: in Italia non si ammette il testamento a voce, o anche orale o noncupativo. Tra le forme più simili figura il testamento olografo, che può essere completato in totale autonomia dal testatore, ma sempre comunque per iscritto, a mano. Quindi le dichiarazioni del defunto portate dagli eredi, per sostenere una tesi magari, non sono valide ai fini testamentari.

Testamento a voce: ecco le eccezioni

Esistono però delle eccezioni o punti di equilibrio. Uno fra questi è il testamento pubblico. A differenza di quello olografo, il testamento viene dettato dal testatore al notaio in forma orale, affinché il professionista lo trascriva e lo renda, quindi, valido. Non è definibile un vero e proprio testamento orale, con registrazione video e/o vocale, ma è la cosa che ci si avvicina di più, pur lasciando la forma scritta come metodo di utilizzo. Ovviamente, però, bisognerà pagare il notaio per la sua attività professionale nella stesura del testamento.

Testamento a voce o testamento pubblico? Ecco le differenze
Testamento pubblico (Canva) – Bonus.it

Ora, però, vi presentiamo due eccezioni in piena regola: la sanatoria e l’interpretazione. Iniziamo a parlare del primo. Esiste una sorta di sanatoria del testamento orale, quando gli eredi decidono di rispettare, tutti insieme, le ultime volontà registrate dal defunto ed ignorare il testamento valido. In questo caso tutti gli eredi devono essere d’accordo, affinché nessuno impugni e renda valido il vero testamento.

L’interpretazione, invece, è molto più semplice anche da comprendere. Nel caso in cui il testamento sia ambiguo o ci siano degli errori o delle mancanze, le ultime volontà orali registrate possono essere utilizzate come forma di interpretazione delle volontà del defunto.