Riscatto laurea: come funziona in una unica rata

Il riscatto della laurea è un’opzione da considerare per chi vuole lasciare il lavoro prima. La simulazione sul sito dell’Inps

Le ultime generazioni avranno un grosso problema per il futuro: la pensione. Oggi il lavoro manca, è precario, spesso ai limiti della legalità con contratti part time ma che nei fatti sono full time o, peggio ancora, in nero. Insomma, senza contributi niente pensione. Molti infatti pensano di riscattare la laurea i cui anni di studio valgono come anni di contributi figurativi. Stesso discorso per dottorati e specializzazioni.

Riscatto laurea
Gli anni della laurea possono essere trasformati in contributi pensionistici (foto Canva) – Bonus.it

Ma chi per oggi si affanna a trovare un lavoro questa è un’ipotesi lontana (anche se da tenere in mente), e chissà quando poi servirà, quali saranno le regole. Invece può essere valida per chi adesso vuole porre fine anzitempo alla propria carriera, senza però perdere i contributi che mancano per la pensione.

h1

Il riscatto può avvenire attraverso due diversi sistemi, quello retributivo o contributivo. Il primo varia in base a fattori come età, sesso e retribuzione recente; il secondo, invece, è legato alla contribuzione degli ultimi 12 mesi. Il contributivo è comunque permesso solo a chi ha determinati requisiti.

Riscatto laurea
Come riscattare la laurea (screenshot sito Inps) – Bonus.it

Con il messaggio 2564 datato 7 luglio 2023, l’Inps ha spiegato quali sono alcuni aspetti del riscatto legati al sistema contributivo (previsti dall’articolo 1 comma 23 della legge 335 del 1995). È un’opzione che si può scegliere nel corso della vita lavorativa o quando bisogna fare domanda di pensionamento.

I requisiti sono aver maturato meno di 18 anni di contribuzione (ossia non più di 936 settimane) al 31 dicembre 1995 e avere maturato almeno 15 anni anni (780 settimane) di cui almeno 5 anni (260 settimane) dal 1 gennaio 1996. Infine almeno un contributo deve essere anteriore al 1 gennaio 1996.

Ovviamente riscattare la laurea implica il pagamento di una somma che non è alla portata di tutti. All’Inps bisogna versare una quota dell’onere in un’unica soluzione entro 90 giorni, con il saldo residuo in 119 rate.

Collegandosi al sito dell’Istituto di Previdenza attraverso questo link è possibile ottenere informazioni personalizzate sul costo del riscatto, le rate e il beneficio pensionistico stimato. Ma quali sono i titoli che si possono riscattare? Si va dai diplomi universitari alle lauree specialistiche, dottorati di ricerca e diplomi AFAM.

È importante ricordare che sono esclusi gli anni fuori corso. Se vogliamo riscattare un titolo triennale e magistrale (tre anni più due), saranno considerati cinque anni, anche se il periodo totale per ottenere entrambe le lauree è stato maggiore. È anche possibile riscattare solo una parte degli studi.