Stop al bonus caldaie, ma si dovranno cambiare obbligatoriamente

Un paradosso che dovrà necessariamente essere aggiustato. Le caldaie dovranno essere sostituite ma niente bonus.

La questione è piuttosto complessa, e parte da lontano. Si deve iniziare dagli Accordi di Parigi, quando nel 2015 gli stati membri hanno sottoscritto un impegno per contenere al massimo le emissioni di Co2 e mantenere l’aumento della temperatura entro 1,5 gradi in più rispetto all’inizio delle rilevazioni del Novecento.

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Caldaia a gas (Foto da Pixabay) – bonus.it

Da lì sono partite una serie di direttive europee e di iniziative da parte dei singoli Paesi. Per la transizione ecologica il PNRR italiano ha ritagliato una bella fetta. L’avvicendamento e la sostituzione delle caldaie a gas è diventata ancora più urgente da quando la materia prima ricavata in buona parte dalla Russia è più difficile da reperire.

L’Europa cerca l’autonomia energetica. La direttiva europea degli scorsi mesi ha imposto in tal senso degli step obbligati. Entro il 2030 tutti gli edifici residenziali dovranno raggiungere la classe energetica almeno E, che dovrà diventare D entro il 2033 ed a zero emissioni entro il 2050. Dunque è chiaro che la caldaia a gas non può rientrare in questo scenario futuro. Dovranno sparire – più o meno – entro il 2029.

Caldaie a gas, lo stop ai bonus

Il paradosso della questione è che mentre la direttiva europea definisce il 2029 come anno ultimo per sostituire le caldaie a gas inquinanti, il PNRR italiano ha previsto i bonus solo fino al 2025 – 2026. Ad eccezione dell’installazione di sistemi alternativi. In realtà le caldaie a gas non dovranno sparire completamente.

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Fiamma del gas (Foto da Pixabay) – bonus.it

Alcune tipologie, ad alte prestazioni ecologiche, potranno continuare ad essere in uso. Ma se non ci si sbriga ad acquistarle i bonus verranno meno, ed il cittadino si dovrà caricare sulle spalle tutte le spese per la sostituzione della caldaia. Una soluzione alternativa per richiedere la detrazione fiscale è inserire la sostituzione della caldaia all’interno di una ristrutturazione più organica dell’appartamento, in versione green ovviamente. Per il momento l’agevolazione fiscale ancora attiva prevede il rimborso, sotto forma di detrazione fiscale, per la sostituzione della caldaia, del 50% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 30mila euro. Il nuovo modello deve essere di classe ambientale A, dunque a basso impatto ambientale.

Il paradosso sta nel fatto che mentre vengono cancellati i bonus dal PNRR per le caldaie a gas di ultima generazione, considerate comunque impattanti, esse sono tollerate ed accolte dalla direttiva europea che ha determinato gli step di transizione energetica. Il Governo dovrà necessariamente trovare un compromesso per sistemare la questione. Nel frattempo gli obblighi coinvolgono anche le cucine a gas, che antro la fine del decennio dovranno essere trasformate completamente in cucine ad induzione, esclusivamente alimentate con la corrente elettrica.