Trovare qualcosa in terra la rende in automatico una nostra proprietà?

Trovare qualcosa in terra è più frequente di quanto si possa immaginare: cosa dice la lege se ciò succede?

Quante volte sarà capitato di trovare un oggetto smarrito a terra? E a chi non è successo, vorrebbe che invece ciò avvenisse perché sarebbe un colpo di fortuna, se ovviamente l’oggetto in questione abbia un certo valore.

Trovare qualcosa in terra
Portafoglio raccolto da terra (foto Canva) – Bonus.it

Diciamo la verità, se un episodio del genere dovesse accadere e si tratta di qualcosa che vale, per prima cosa la maggior parte delle persone si guarderebbe intorno per assicurarsi di non essere vista e metterebbe in tasca quanto ritrovato.

Se si trova qualcosa a terra bisogna comportarsi così

Ma invece, cosa bisognerebbe fare? Il comportamento lo disciplina l’articolo 927 del Codice Civile. “Chi trova una cosa mobile deve restituirla al proprietario”, dice la norma. Non è escluso infatti che si possa riconoscere l’oggetto e dunque individuare il possessore o proprietario. Se invece questi è ignoto, lo stesso articolo impone che bisogna rilasciarlo al sindaco della città dov’è avvenuto il ritrovamento.

Trovare qualcosa in terra
Chiavi perse a terra (foto Canva) – Bonus.it

Il primo cittadino, sull’albo pretorio del Comune, renderà noto il ritrovamento e se per dodici mesi nessuno lo reclamerà, l’oggetto diventerà di proprietà di chi lo aveva ritrovato. Se, invece, il legittimo proprietario nel corso dell’anno si fa vivo, deve ricompensare chi lo aveva ritrovato con un importo pari a un decimo del valore dell’oggetto stesso. Ciò viene regolato dall’articolo 930 Codice Civile ma attenzione, la ricompensa è prevista solo su richiesta di chi aveva ritrovato l’oggetto.

Se invece di seguire la legge il ritrovatore si comporta diversamente, e dunque si appropria del bene senza pensarci due volte, in questo caso commette un reato.

Prima si incorreva nel reato di appropriazione di cose smarrite, Articolo 647 Codice Civile, e si rischiava fino a un anno di reclusione. Ora il reato è depenalizzato ed è considerato un illecito di natura civile; non è più previsto il carcere ma una pena pecuniaria che è comunque pesante poiché si va dai 100 agli 8mila euro.

Si rischia dunque di pagare molto di più del valore dell’oggetto pertanto, per evitare grossi problemi, è sempre meglio restare in linea con la legge e consegnare il tutto al sindaco o comunque alle forze dell’ordine.