TFR, dove conviene tenerlo al sicuro: non sbagliare

Il TFR può essere lasciato in azienda oppure presso un fondo pensionistico: i pro e i contro per ognuna delle due soluzioni

La scelta di dove lasciare il proprio TFR è importantissima poiché riguarda una buona ricchezza economica da ottenere quando si termina di lavorare e, soprattutto, se si opta per la scelta privata, è irrevocabile.

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Trattamento di fine rapporto (foto AdobeStock) – Bonus.it

Bisogna comunque avere ben in mente che la decisione può essere la migliore in un determinato anno e poco conveniente per un altro. È come il mutuo, l’opzione del fisso o variabile conviene in base a diversi criteri e situazioni del mercato. Nel caso ci fosse bisogno, si può anche chiedere la consulenza di un esperto.

Tfr, cos’è e quali sono le scelte da fare

Innanzitutto rinfreschiamoci la memoria e prima di scendere nel dettaglio chiediamoci cos’è il Tfr. È il Trattamento di Fine Rapporto, una parte della retribuzione che viene accumulata durante la vita lavorativa. Grossomodo è pari a circa una mensilità in un anno.

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Accumulo di soldi in euro (foto AdobeStock) – Bonus.it

Si tratta di un tesoretto accantonato dal datore di lavoro che lo corrisponde al lavoratore quando cessa il rapporto, che sia perché è giunta l’età pensionistica o per altri motivi come le dimissioni volontarie.

L’alternativa è destinarlo alla previdenza complementare come forma di investimento come offrono molte compagnie di assicurazione. Entro sei mesi dall’assunzione il lavoratore deve consegnare il Tfr2 al datore, ossia il modulo nel quale sono riportate tutte le informazioni sulla possibilità di tenere il cumulo in azienda o, appunto, di conferirlo ad un fondo.

Con questo documento il lavoratore esprime la propria scelta. Se viene lasciato in azienda ogni anno la valutazione è di 1,5 punti percentuali, più il 75% dell’inflazione. Ci sono comunque i costi della tassazione basata sulle aliquote Irpef, dal 23% al 43%.

Non è facile dunque rispondere alla domanda su qual è la migliore opzione ma i fattori principali da valutare sono che in azienda non ci sono costi di gestione, ma con un rendimento più basso, al contrario invece del fondo pensionistico. La scelta dunque è strettamente personale e non deve essere presa in poco tempo.