Un altro scontrino nel mirino: stavolta succede a Lecce, cos’è successo

Per molti è una moda tutta social, per altri la giusta denuncia di un comportamento incivile e scorretto, parliamo della pratica di pubblicare lo scontrino della consumazione al bar o al ristorante, il caso di Lecce e delle crepes. Tutti i dettagli

Ultimamente si è sentito spesso parlare di scontrini fiscali molto particolari. Scontrini dove veniva specificato che l’acqua del rubinetto aveva un costo, scontrini che riportavano il prezzo di un toast tagliato a metà, ricevute dove si aumentavano i conti per un qualche singolare desiderio di giustizia da parte dei proprietari, nei confronti dei clienti.

Scontrino Lecce (Foto Canva) - bonus.it 20230829
Scontrino Lecce (Foto Canva) – bonus.it

Molti sono d’accordo con queste manovre da giustizieri social che si nascondono dietro la resa cartacea del conto. Molti altri, invece, trovano questi aumenti dei prezzi insensati e scorretti. Il cliente ha sempre diritto di sapere quanto sta spendendo. Non è corretto aggiungere numeri dove i conti erano stati fatti al centesimo per mille ragioni diverse. Molto spesso gli scontrini sono stati arrotondati anche per persone che avevano il palese intento di risparmiare. Magari dividendo in due o in tre un determinato numero di pietanze.

Lecce, lo scontrino della discordia

L’ennesimo conflitto tra clienti e commercianti ci arriva da una segnalazione fatta sul gruppo Facebook “Vivere Lecce”. La donna protagonista, suo malgrado, della vicenda che si è ha condiviso sul popolare social network uno scontrino veramente inusuale, sulla scia del toast diviso su sovrapprezzo, ora si aggiunge anche la crêpe. Sullo scontrino, infatti, oltre ad essere riportato il costo classico del dolce di 4,50 euro, nemmeno poco, appare anche 1 euro di costo aggiuntivo.

Scontrino Lecce, crepes (Foto PXFuel) - bonus.it 20230829
Scontrino Lecce, crepes (Foto PXFuel) – bonus.it

Ma per quale motivo, si chiederà un consumatore normale? Per il semplice fatto che la donna, dopo aver ordinato la crêpe, ha anche chiesto di farsela dividere a metà dal cameriere. In molti sui social hanno denigrato il locale. E pesantemente, per un semplice euro, nato dall’orgoglio di qualche commerciante, molti clienti affezionati hanno cambiato drasticamente idea sul locale in questione.

In tempi dove l’economia è una gara continua, riuscire a mantenere la fiducia del cliente è un talento prezioso. In molti però hanno deciso invece di farci su due risate. “la prossima volta i coltelli si portano da casa” ma anche “andava divisa a morsi”. Insomma, il popolo non riesce a decidere a chi vada la ragione del fatto. Una cosa è certa, con comportamenti, mancanza di controlli e polemiche del genere a rimetterci è il Sistema Italia. I turisti anziché andare a Lecce hanno preso la strada di Valona