Testamento di Franco Battiato: a chi ha lasciato tutto

Dopo un lungo e travagliato iter sono arrivati a maturazione i diritti relativi al testamento del Grande cantautore siciliano Franco Battiato. Le tappe della vicenda

È stato finalmente reso operativo il testamento olografo del grande cantautore catanese, scomparso nel maggio del 2021, Franco Battiato. Il testamento olografo, ovvero scritto a mano, è stato oggetto di lunga e aspra contesa. All’atto della sua apertura, infatti, si è aperta una battaglia legale sul riconoscimento effettivo delle sue ultime volontà. Vediamo insieme le tappe della vicenda.

Testamento Franco Battiato (Creative Commons) - bonus.it 20230830
Testamento Franco Battiato (Creative Commons) – bonus.it

Il testamento olografo di Battiato, redatto nel maggio del 2018, quando la malattia neuro-degenerativa stava prendendo il sopravvento era composta da appena due righe di testo in stampato maiuscolo, peraltro raramente usato dall’artista. Tre frasi e una firma in corsivo, un nome esteso, diversamente da quanto usava fare per firmare gli autografi. Il noto F puntato Battiato, scritto velocemente e dall’eleganza indistinguibile del maestro, nel 2018 era stato sostituito, su di un semplice foglio di carta, da un nome esteso, Franco Battiato. E nonostante il vero nome fosse Francesco.

Aperto il testamento di Franco Battiato

Il tutto a chiusura di un rapido testamento, scritto a mano e frettolosamente. La data riportata quella dell’11 maggio 2018, anche i numeri del giorno scritti a lettere. Il fuoco di quelle poche righe, lasciare tutti i suoi beni all’amata nipote, Grazia Cristina Battiato. Il testamento, quindi, è stato redatto molto prima della morte. Ma allora come mai solo lo scorso mese di luglio le sue volontà sono state compiute?

Testamento Franco Battiato, firma (Creative Commons) - bonus.it 20230830
Testamento Franco Battiato, firma (Creative Commons) – bonus.it 20230830

Il testamento in realtà è stato portato dal notaio solo il 30 giugno 2021, circa un mese e mezzo dopo la morte di Battiato. Le pratiche per confermare il suo volere e far sì che tutti i suoi beni passassero alla nipote sono state lunghe e travagliate. L’amministratore della cassaforte societaria di Battiato, infatti, era il fratello e padre dell’erede universale, Michele. Il congiunto peraltro aveva indetto l’ultima riunione di bilancio di “L’Ottava srl”, la società del cantautore, il 14 luglio 2023.

Le assemblee dei due anni precedenti però non erano state sufficienti a far nominare la figlia Battiato come erede del cantautore. Queste, assemblee infatti, per mancanza della maggioranza dei membri, erano andate deserte, non permettendo l’ufficialità del passaggio di beni. E ovviamente la gestione ordinaria degli stessi. Lo scorso mese, finalmente, dopo ben due anni dalle morte dell’artista, le volontà espresse nel lontano 2018, sono giunte a maturazione. Oltre ai fondi monetari, tra i beni passati nelle sue mani, è presente anche la villa di Milo, luogo in cui l’artista ha vissuto gli ultimi anni della sua vita