Materiali rari sulla Luna: gli interessi verso il nostro satellite crescono sempre di più

Da mesi a questa parte si è riaperta una sorta di “corsa allo spazio”. I motivi sono da ricercare nei materiali rari della Luna.

In questi giorni si parla molto dell‘allunaggio indiano, delle nuove missioni lunari in partenza da Cape Canaveral e dell’esplosione della navicella russa sul satellite. Come mai questo rinnovato interesse per la Luna? Non si tratta di motivi uguali a quelli nel periodo della Guerra Fredda, ma di altri ben più “terra-terra” e che hanno a vedere con i rari materiali presenti sul suolo lunare.

luna universo
Luna piena (Foto da Canva) – Bonus.it

Il grande interesse delle potenze mondiali per la Luna, quindi, è dovuto alla possibilità di accaparrarsi tali materiali da poter poi utilizzare una volta ritornati sulla Terra. A ingolosire i Paesi sono soprattutto i minerali, l’elio e il ghiaccio, ben presenti in particolare nei crateri del polo sud del pianeta, senza contare la presenza dell’acqua nelle zone illuminate dal sole, come confermato dalla NASA nel 2018.

Luna, è corsa ai minerali e i materiali presenti sul suo suolo

Si ipotizza addirittura la costruzione di colonie per la raccolta dell’acqua sulla superficie lunare e la possibilità di trasformare l’H2O in ossigeno e idrogeno. Per quanto riguarda invece i minerali rari, la ricerca punta soprattutto su ittrio e scandio, che serviranno non solo per creare dispositivi elettronici e sistemi radar, ma anche per fare motori e ceramiche. Insomma, la Luna è una vera miniera di ricchezze sulle quali vogliono mettere le mani numerose potenze mondiali.

cielo stellato
Luna piena in cielo (Foto da Canva) – Bonus.it

Si apre quindi la lotta per il controllo del territorio lunare, e il timore è che possano esserci scontri diplomatici tra le potenze del mondo, come ha sottolineato Bill Nelson, amministratore della Nasa, che ha detto come la Cina potrebbe “rivendicare il territorio sulla Luna con il pretesto della ricerca scientifica”. 

Pechino ha tuttavia smentito tale congettura, anche se non è detto che possa riproporsi una situazione come l’Accordo sulla Luna avvenuto nel 1979, proprio quando Cina, Russia e Stati Uniti non riuscirono a trovare un punto in comune per gestire il pianeta, facendo naufragare il progetto.