Cambia il modo di investire in conseguenza della crisi climatica in atto. Le risorse cambiano destinazione di uso. Ecco i nuovi flussi
Un tempo erano materia solo per gli addetti ai lavori. Buco dell’ozono, ecologia, clima, cambiamenti climatici e obiettivi di sostenibilità. Con il tempo tutti questi temi sono diventati linguaggio comune. Tutto questo, però, non ha determinato una presa di coscienza effettiva. Basti pensare alle sciocche battute sull’eco ansia per non tacere del negazionismo sulla crisi in atto.
Eppure, i dati sono incontrovertibili. Gli eventi estremi all’ordine del giorno per non tacere del fatto che le Nazioni Unite già nel 2015 hanno varato un pacchetto di interventi dal nome di SGD’s o Global Goal. Ben diciassette obiettivi concreti legati al clima de centrare entro il 2030. Obiettivi che vanno dalla riduzione della povertà, all’acqua e all’energia pulita passando per il lavoro sostenibile e responsabile. Tutti obiettivi che, se falliti, nel 2030 vedranno gli abitanti del Pianeta Terra, l’Unica che abbiamo, in grave difficoltà.
Crisi climatica ed economica: bilancio in rosso
Ma tutto questo però sembra non essere sufficiente ad elevare il livello di attenzione e di presa di coscienza. Basti pensare alla recente alluvione dell’Emilia-Romagna dove in poche ore sono stati bruciati, anzi allagati, anni di sacrifici, anni di imprese, anni di attività economiche floride. Per non tacere del drammatico tributo di vite umane e di danni difficilmente riparabili all’intero ecosistema.
Ma una piccola luce in fondo al tunnel si vede. Ed è una luce dettata come spesso accade, dai flussi economici. O meglio dalla convenienza ad effettuare un certo tipo di investimenti piuttosto che altri. Parliamo nello specifico dell’impatto che i cambiamenti climatici stanno avendo sugli investimenti. Con l’avvento della pandemia da coronavirus covid-19, infatti, si è notato un netto cambio di rotta. Si è passati dall’avere un bassissimo livello di investimenti green e sostenibili ad una vera e propria esplosione degli stessi, più 59% si stima solo in Italia.
Un cambio drastico determinato in primo luogo dalla necessità, in secondo luogo dalla convenienza e in terza battuta da un fattore: i criteri ESG. I criteri ESG acronimo Environmental Social Governance ovvero indici che analizzano l’impatto sociale e ambientale di un investimento di impresa. Un indice che è entrato a pieno titolo in quelli valutati dalle banche e dagli istituti di credito per concedere finanziamenti. Un salto nel futuro con un meccanismo determinato dal passato ma sempre efficace, investire dove conviene, e conviene investire nel Green
