Lavoro e carriera sono due cose diverse: vediamo le differenze

C’è un errore che fanno in molti, nel mondo dell’occupazione, ovvero quello di confondere lavoro con carriera. Sono invece due concetti diversi. Ecco come capirne le differenze.

Oggi da parte di chi lavora sembra ci sia una spasmodica ricerca del fare carriera il prima possibile, ottenendo promozioni e salendo di livello. Tanti si impegnano enormemente, lavorando anche molte più ore del dovuto per arrivare agli obbiettivi prefissati. Benché questo faccia onore, però, spesso capita che proprio questi Executives o impiegati confondano il lavoro con la carriera. Cosa vuol dire?

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Due Executives al lavoro in ufficio (Foto da Canva) – Bonus.it

È ovvio che con il costo della vita si abbia bisogno di maggiori introiti, inoltre avere un po’ di sana ambizione non guasta mai, ma a volte i tentativi di salire di livello e ottenere una promozione partono con il piede sbagliato e l’errata “forma mentis”. Questo è ciò che afferma un esperto del lavoro, l’executive coach Paolo Gallo, su Il Sole24Ore.

Lavoro e carriera sono la stessa cosa? Assolutamente no

Lo specialista ha infatti spiegato la differenza tra ciò che dobbiamo ritenere lavoro, e quello che invece si può ritenere carriera. Il primo è quello che si fa, la mansione per cui siamo stati assunti, mentre la seconda è il modo in cui veniamo percepiti e il nostro modo di porci. Due concetti ben diversi tra loro e che non dobbiamo sovrapporre ma cercare di mandare avanti con equilibrio.

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Manager alla scrivania (Foto da Canva) – Bonus.it

Ci sono tre aspetti da considerare e che andrebbero soddisfatti in questo senso. Il primo, è la conoscenza: avere una mente aperta e disposta a imparare regolarmente qualcosa di nuovo, ovvero migliorare le skills, evitando di rimanere ancorati a ciò che già sappiamo fare. il secondo, è legato alle relazioni, importantissime se si vuole fare carriera, ovvero mantenere rapporti con i colleghi e non isolarsi.

Infine, c’è il terzo, relativo alla reputazione, a come veniamo percepiti, appunto, sia all’interno dell’azienda che all’esterno. Essere conosciuti in quanto ottimi lavoratori, ci permetterà di crescere professionalmente in modo equilibrato, senza dovere per forza rimanere fino a 20 ore in più in ufficio.