Ue, le novità su catasto e tasse secondo le nuove indicazioni imposte

Diventa sempre più pressante la richiesta da parte dell’Unione Europea di completare la Riforma del Catasto nazionale e di tutta la tassazione ad esso connessa. Il motivo

Tra i tanti nodi da affrontare che il Governo Meloni si trova sul proprio percorso in questo periodo, invero molto complesso, ce n’è uno di particolare e fondamentale importanza. Un nodo che, per troppi anni, è stato sottaciuto o rinviato a data da destinarsi. Un nodo che ha un impatto enorme sul bilancio statale e sulla ricchezza degli italiani. Un nodo grande tanto quanto, se non più, dell’evasione fiscale e della riforma delle pensioni.

Riforma del catasto (Foto Canva) - bonus.it 20230906
Riforma del catasto (Foto Canva) – bonus.it

Parliamo della Riforma del Catasto. Il Catasto, ricordiamo per i meno avvezzi alla materia, indica nel dettaglio le rilevazioni, costanti, di terreni ed edifici presenti in un determinato territorio. Rilevamento che è poi accompagnato ad una mappa e ad uno specifico registro. Nel caso del Catasto Nazionale si parla di immobili, strade e edifici innestati sul territorio italiano.

Riforma del Catasto, da dove riparte il Governo

Case, strada, immobili di vario genere e edifici che peraltro generano reddito e patrimonio. Immobili, quindi, che devono essere censiti in maniera adeguata e puntuale e che tra rinvii, automazioni e digitalizzazioni più o meno efficaci sono spesso nell’occhio del ciclone. Un caso tipico è quello relativo al pagamento delle Tasse o al pagamento dell’Imposta Municipale Unica.

Riforma del Catasto, planimetria (Foto Whuis) - bonus.it 20230906
Riforma del Catasto, planimetria (Foto Whuis) – bonus.it

Avere, o meno, il catasto in ordine consente, o meno, di poter esigere il tributo adeguato senza disperdere o eludere il pagamento in mille rivoli. Avere, o meno, il catasto in ordine consente di programmare i lavori pubblici in maniera puntuale. Avere o meno, il catasto in ordine consente infine di vagliare i costi della raccolta dei rifiuti, il loro smaltimento e la connessa TA.Ri, la tassa sui rifiuti urbani. Per non tacere, ovviamente, di tutta la materia legata a quanto un immobile faccia reddito in sede di tassazione generale. Ma come detto, il catasto italiano è tutto meno che in ordine. Alla fine della scorsa legislatura il governo guidato da Mario Draghi aveva abbozzato una riforma completa.

Ma poi il Governo Draghi è caduto e la riforma è rimasta al palo. Ed ora l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni si trova, sulla spinta dell’Unione Europea, a dover mettere mano ad una materia complessa. E lo farà ripartendo proprio dalla riforma Draghi, una riforma che prevede due pietre miliari. La prima, il ricalcolo delle rendite catastali, ovvero i valori effettivi degli immobili. La seconda, il potenziamento di tutti gli strumenti tecnici e ispettivi a disposizione dell’Agenzia per le Entrate. Riuscirà lì dove hanno fallito tutti i governi che si sono succeduti dal 1989? Lo scopriremo nei prossimi mesi