Aiuti economici per la domotica: quali sono e a chi sono rivolti

Aiuti economici domotica: in cosa consistono i sostegni per una casa più green e meno faticosa con comandi da remoto

Spesso la politica arriva in ritardo rispetto agli avanzamenti tecnologici della società. A volte è una mancanza degli apparati istituzionali ma il motivo è soprattutto che la società corre più velocemente. La politica il più delle volte non può fare altro che prendere atto del fatto compiuto e supportare le novità.

Smart home (foto Canva) – Bonus.it

Un esempio, le macchine elettriche. Le aziende e le università hanno progettato decenni fa questo mezzo ecologico ma è ancora troppo costoso. La politica non può fare altro che cercare di incentivare, soprattutto quando l’innovazione è ecologica come nel caso dell’auto elettrica.

Gli incentivi ci sono anche nel caso in cui il nuovo che avanza si diffonde sempre di più ed è un settore importante per l’economia. È il caso degli apparecchi e dei sistemi di smart home. Il governo ha promosso il bonus domotica che copre fino al 65% delle spese sostenute per l’acquisto di strumenti tecnologici che rientrano in questo campo.

Le smart home abbassano gli sforzi in casa e rendono tutto più facile e veloce. Da remoto è possibile regolare la temperatura del forno, accendere le luci, il riscaldamento mentre si sta rientrando a casa o avviare la lavatrice.

Aiuti economici per la domotica: come trasformare avere una smart home

È una tecnologia che consente un grande risparmio energetico ma per farlo bisogna installare sistemi intelligenti all’avanguardia. Infatti il bonus domotica rientra tra le agevolazioni fiscali dell’Ecobonus.

Aiuti economici domotica
Casa connessa e apparecchi gestiti da remoto (foto Canva) – Bonus.it

Per fare richiesta bisogna installare un impianto con i requisiti richiesti, ossia una centralina di comando con connessione a internet collegata a tutti gli apparecchi casalinghi. La richiesta può essere avanzata da enti pubblici e privati, liberi professionisti con partita Iva e associazioni. È possibile installare un apparecchi fino a un massimo di 15mila euro con una detrazione del 65%.

L’ente a cui bisogna presentare la domanda è l’Enea, entro 90 giorni dalla fine dei lavori. La documentazione completa da presentare deve avere l’atto di proprietà della casa in cui si svolgono i lavori e l’attestato redatto da un professionista che certifichi la corrispondenza dei lavori ai requisiti previsti.

È indispensabile anche la Certificazione Energetica APE con una scheda degli interventi eseguiti e la Dichiarazione dei Redditi. Il termine ultimo per presentare la domanda è il 31 dicembre 2024.