Il modo in cui usi internet dice moltissimo su di te e sulle tue finanze

Potrebbe sembrare una semplice curiosità ed invece è un vero e proprio studio: si possono sapere tante cose su di noi dal mondo in cui usiamo internet

Che mondo sarebbe senza internet? In un modo contemporaneo come il nostro in cui la tecnologia ed il web la fanno da padroni è impossibile pensare ad un mondo senza internet. Dal più piccino al più grande il web è usato per cercare qualsiasi tipo di informazione o per svolgere le più disparate azioni, da quelle bancarie e finanziarie a restare in contatto con gli amici.

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studio classe sociale e internet (Foto Adobe-bonus.it)

Quando usiamo internet non pensiamo che, al contempo, tutti i nostri dati possono essere raccolti dal motore di ricerca. Più usiamo il web e più gli algoritmi che lo compongono apprendono infatti informazioni su di noi. Una ricerca pubblicata dal The Journal of the Royal Society of Interface spiega proprio come il modo in cui usiamo internet la dice lunga su di noi.

Internet: una ricerca mette in evidenza l’uso a seconda della classe sociale

Secondo quanto pubblicato da The Journal of the Royal Society of Interface, i ricercatori hanno usato 3,7 miliardi di dati traffico raccolti in Francia tra maggio e giugno 2017. I risultati della ricerca hanno portato a scoprire che, a seconda di come si usa internet, è possibile capire molto delle persone, dalla loro sfera economica e quella privata.

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studio classe sociale e internet (Foto Adobe-bonus.it)

Coloro che usano internet per vedere film o serie tv o ad ascoltare musica o a chattare Whatsapp sarebbero persone più ricche di quelle che usano internet per i social network o per vedere video su Youtube. Ovviamente questo significa solo che alcune App sono più diffuse in determinati gruppi sociali piuttosto che in altri.

Sempre dalla ricerca è scaturito che le persone con un livello di istruzione superiore tendono ad usare internet per leggere più notizie mentre quelle con un livello di studi più basso usano maggiormente i social media. Scopo della ricerca era infatti dimostrare che esiste un divario tra ricchezza, istruzione e utilizzo di internet.

E dalla ricerca è scaturito proprio un divario enorme che intercorre sull’utilizzo di internet per quanto riguarda le classi più abbienti da quelle meno abbienti. A seguito dello studio, però, si è scatenata anche una grande polemica: nonostante lo studio avesse nobili intenzioni, è saltato fuori un vero e proprio scandalo che riguarda la privacy.

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studio classe sociale e internet (Foto Adobe-bonus.it)

E’ questo quanto successo con un altro studio, quello della società di consulenza britannica Cambridge Analytica che stava usando i dati degli utenti di Facebook per creare pubblicità politica per i propri clienti. Raccogliendo i dati su 87 profili social provenienti da Facebook, Cambridge Analytica è riuscita a far oscillare il voto a favore del Brexit e ha anche influenzato la campagna presidenziale di Donald Trump.

Quello che di fatto Cambridge Analytica ha fatto è stato creare una pubblicità su misura per le persone meno istruite e meno motivate presenti sui social. Dal momento che questo ramo della società si è sentito ignorato dalla società dominante, ha fatto riferimento a Cambridge Analytica per votare per un qualcosa che avvertiva come diretto proprio a lui.