Casa ereditata: quando la Tari non deve essere pagata

Uno dei quesiti principali di un erede che riceve in successione un immobile è: la Tari deve essere pagata o meno?

Al momento del decesso di un coniuge o un familiare stretto, oltre all’elaborazione del lutto, gli eredi si ritrovano a dover seguire tutta una serie di pratiche burocratiche piuttosto fastidiose. La situazione è più semplice nel caso in cui il de cuius abbia lasciato testamento. In presenza di esso, basta seguire semplicemente le ultime volontà del defunto per terminare la questione dell’eredità. Sempre che il testamento sia ritenuto legittimo.

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Rifiuti (Foto da Canva) – bonus.it

In assenza testamentaria si dovrà aprire un procedimento di successione che coinvolgerà tutti i chiamati all’eredità. Essi, dopo attenta valutazione e, potranno decidere se accettare o meno quanto gli è stato lasciato, in un blocco unico, comprensivo di attivi e passivi. L’Italia del boom economico ha visto i cittadini fare numerosi investimenti sul mattone.

Di conseguenza, ad oggi è più che plausibile che che nelle eredità sia compreso un immobile. Ci sono diverse incombenze e spese per chi eredita una casa. Tanto per cominciare, chi ha già una prima casa, dovrà pagare l’IMU sulla casa ereditata. Inoltre, ci sono delle spese accessorie affatto trascurabili. Quali ad esempio la Tari.

In quali casi la Tari non deve essere pagata

La Tari è l’imposta sulla raccolta e la gestione dei rifiuti. È di competenza dell’amministrazione comunale. la quota semestrale è stabilita in base ai metri quadrati dell’appartamento, al numero di persone che vi abitano all’interno, dipendentemente dal comune di residenza.

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Raccolta dei rifiuti (Foto da Canva) – bonus.it

Ciò non significa che nel caso in cui non risieda nessuno all’interno dell’immobile si possa eludere il pagamento dell’imposta. Difatti, l’erede che riceve una casa dal de cuius ed accetta l’eredità, dovrà corrispondere necessariamente anche l’imposta sui rifiuti. Con un importo basso considerando il fatto che non vi sono residenti nell’immobile.

Si parte dal presupposto che un immobile, anche se vuoto, produca lo stesso dei rifiuti. Ci sono delle condizioni particolari nelle quali il pagamento della Tari può essere deluso. La norma generale asserisce che nel caso in cui nell’appartamento non vi sia alcun tipo di arredo né di utenza allacciata, l’imposta sui rifiuti non debba essere pagata.

Nel caso in cui l’arredo sia parziale o una sola utenza sia allacciata si perde la possibilità di richiedere l’esenzione dal pagamento dell’imposta dei rifiuti. In ogni caso è vivamente consigliato consultare gli ordinamenti comunali. Ogni distinto comune potrebbe inserire delle postille differenti, e delle condizioni più vantaggiose per non pagare la Tari.

Si ricorda infine che un chiamato all’eredità, anche se ha ricevuto un immobile, non è obbligato ad accettarlo. Nel caso in cui facendo il bilancio tra attivi e dei passivi la situazione possa risultare poco conveniente, il futuro erede può decidere di rifiutare l’immobile. Non è possibile però accettare l’eredità solo parzialmente. Nel caso in cui se ne rifiuti anche solo una parte, si rifiuta l’intero pacchetto.