Come funziona il comodato d’uso gratuito per le automobili

Il comodato d’uso gratuito è una pratica commerciale molto diffusa in Italia, in particolare per le auto e per i beni aziendali

In Italia esiste una pratica commerciale poco conosciuta, ma molto efficace e, decisamente, redditizia. Parliamo del comodato d’uso uno strumento disponibile per vari beni di consumo e senza particolari restrizioni. Vediamo insieme come funziona partendo da un assunto sostanziale. Se l’accordo non è poi sottoposto a regola scritta, si rischia di andare incontro a sanzioni reali che, possono arrivare a toccare anche i 3 mila euro. Se siete curiosi di conoscere i vari casi e le varie combinazioni, vi consigliamo di proseguire nella lettura.

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Comodato gratuito: auto berlina (Foto Canva – bonus.it)

Partiamo con il chiarire il concetto di comodato d’uso nella legge italiana. Il comodato d’uso implica una situazione di prestito da parte di un soggetto, definito comodante, colui che mette a disposizione, a titolo gratuito, l’oggetto mobile o immobile; ed il comodatario, colui che invece è il beneficiario di questo prestito. Essendo, come già detto, questa misura a titolo gratuito, il beneficiario non deve versare canoni di nessun genere.

Comodato d’uso gratuito, le regole per le auto

Solitamente però il beneficiario si fa carico delle tasse derivanti dal suo utilizzo, come le bollette, nel caso dell’uso di un immobile. È chiaro, quindi, che in qualsiasi circostanza, non si rende necessaria la sottoscrizione scritta di questo passaggio temporaneo dell’uso del bene. Vi è però una situazione specifica in cui questa procedura è strettamente consigliata.

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Comodato gratuito auto: parabrezza (Foto Canva – bonus.it)

Parliamo del caso in cui l’oggetto del prestito sia una macchina. E che il comodatario non sia un parente diretto del comodante. Quando il prestito di questo bene supera i 30 giorni infatti, si richiede di registrate questo passaggio momentaneo alla Motorizzazione Civile di riferimento. Così da avere, all’occorrenza, un atto formale, sostitutivo, dove viene attestato che la momentanea proprietà del bene non è del proprietario me del comodante.

Questo fattore ha una semplice spiegazione. La legge italiana, infatti, non consente di circolare con veicoli presi in prestito per un periodo superiore a 30 giorni. A meno che, non si parli di familiari conviventi. Se si vogliono evitare cattive sorprese, è quindi necessario che il comodatario si rechi, prima dello scadere dei 30 giorni. Ma sempre alla Motorizzazione Civile, per completare le carte, dove vengono riportati i dati delle due parti ed il periodo di inizio e fine del prestito del veicolo. (Giovanni Cardarello)