Career Cushioning: un ammortizzatore per tutti i lavoratori

Si fa sempre più largo un nuovo trend nell’ambito del lavoro: si tratta del Career Cushioning, sorta di ammortizzatore. Ecco in cosa consiste.

Dopo la Great Resignation e il Quiet Quitting, arriva il Career Cushioning. Di cosa si tratta? In parole povere è una sorta di cuscinetto d’ammortizzazione per il lavoratori. La precarietà non è mai stata così presente nel mondo del lavoro come in questi ultimi anni, e sono sempre più i lavoratori che non hanno nessuna sicurezza circa il loro impiego. Ecco che nasce quindi la necessità di “tutelarsi” e non farsi trovare impreparati nel caso si venisse licenziati o demansionati.

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Gruppo di impiegati (Foto da Canva) – Bonus.it

Il fenomeno ha preso piede negli Stati Uniti, dove sempre più lavoratori precari hanno deciso di metterlo in pratica, timorosi di non avere alternative nel caso rimanessero improvvisamente senza lavoro. Inoltre, questo sistema può rivelarsi anche utile per valorizzare e scoprire i propri punti di forza e quindi fare un salto avanti nella carriera professionale. Ma in cosa consiste?

Career Cushioning, il fenomeno per tutelarsi sul lavoro

A spiegarlo è Abbie Martin, Career Strategist: “L’ammortizzazione della carriera consiste perlopiù nella ricerca di un nuovo lavoro, un’attività che deve essere continua, ma discreta. Un’operazione di scrematura che deve essere mantenuta sottotraccia da condurre preferibilmente fuori dall’orario di lavoro”. Una ricerca che può anche essere fatta durante la pausa pranzo, o quando si torna a casa, ma deve essere costante, ha spiegato.

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Gruppo di lavoro in ufficio (Foto da Canva) – Bonus.it

Lo scopo è far crescere il networking, in modo da poter avere più contatti di lavoro e quindi più possibilità di scelta alternative. In questo modo, non si arriverà impreparati davanti a un licenziamento, rimanendo senza il sostegno economico mensile dato dallo stipendio.

“Ogni giorno devi fare qualcosa che ti spinga verso dove vuoi andare. Alimenta il sogno e il sogno si espanderà” dice Diane Gilley, partner di un’importante società di reclutamento a stelle e strisce. Non adagiarsi, quindi, ma bensì essere proattivi e non smettere mai di cercare di migliorarsi e guardare a nuove opportunità professionali che potrebbero venire fuori.