A dicembre 2023 il Reddito di Cittadinanza va in soffitta, è tempo di fare un bilancio di un provvedimento che tanto ha fatto discutere
Si chiude l’era del reddito di cittadinanza, è arrivato, quindi, il momento giusto per tirare le somme su questa particolare esperienza vissuta dal nostro paese. Andiamo dritti al punto. Il reddito di cittadinanza ha funzionato? I numeri confermano che l’istituto gestito da INPS ha decisamente salvato migliaia di persone dalla povertà assoluta. E questo è un dato innegabile. Gli stessi numeri però, dicono anche che lo strumento non ha centrato gli obbiettivi che si erano prefissati i propri ideatori.
Ovvero far trovare lavoro alle persone che ne avevano necessità. Gli aggiornamenti della misura parlano chiaro. Dal primo agosto nessun percettore ha più diritto al reddito di cittadinanza. Quest’ultimo però non verrà completamente abbandonato, o meglio non verranno completamente abbandonate le persone che lo percepivano. Verrà sostituito da due nuovissime misure. Il supporto per la formazione ed il lavoro ed in secondo luogo l’assegno di inclusione. Una buona parte dei precedenti individui che percepivano il RDC, continueranno a riceverlo ancora per diversi mesi. Fino a dicembre 2023 per essere precisi.
Reddito di Cittadinanza, a cosa è servito davvero?
Lo strumento varato dal Governo Conte I, come tutti sappiamo, fin dalla sua introduzione anni fa ha largamente polarizzato l’opinione pubblica. La questione era controversa e l’opinione pubblica si è divisa in due schieramenti e con poche zone intermedie di dubbio. Chi, da una parte, lo considerava un sussidio troppo generoso per tutte le persone che normalmente lo recepivano. Chi invece, dal lato opposto della medaglia, lo considerava inutile. Fin troppo esiguo per avere una reale utilità nelle case di chi ne aveva reale bisogno.
Con punte estreme di chi lo considerava non in grado di aiutare le famiglia italiane in difficoltà a resistere nei duri periodi in cui si è alla disperata ricerca di un lavoro. Soprattutto negli, assolutamente non rari casi, in cui questo veniva recepito dalle famiglie numerose come unica entrata mensile. Per non tacere dell’aggravio fornito dalla pandemia e dallo scoppio della guerra.
L’unica questione sulla quale l’opinione pubblica sembrerebbe coincidere è però netta. Tra mancati controlli, furbetti e assenza di formazione innovativa il Reddito di Cittadinanza, fondamentalmente, ha fallito il proprio scopo. Si era preposto di riattivare il mercato del lavoro interno alla nazione. Ma i dati dicono che non ha ottenuto nulla di quello in cui sperava. Non resta che passare al nuovo progetto confidando in esiti migliori
