La fine del reddito di cittadinanza porta una serie di nuovi servizi, per districarsi il Ministero del Lavoro lancia un servizio URP dedicato
Apre un nuovo sportello al pubblico volto ad assistere, unicamente, il cittadino in cerca di lavoro. E’ una della novità principali dei processi e degli istituti che si stanno attivando in luogo del Reddito di Cittadinanza. Lo sportello, nello specifico, sarà attivo nel campo del lavoro e del sostegno alla formazione orientata al lavoro stesso. Da settembre, quindi, saranno meno onerose le attività di ricerca. Basterà recarsi sul posto e farsi aiutare. A seguire come trovarlo e come rivolgersi a questo nuovo servizio.
Come molti sapranno, il Governo guidato dal premier Giorgia Meloni ha da poco eliminato il reddito di cittadinanza. Al posto suo è stato introdotto un nuovo tipo di sussidio. A breve, infatti, verrà messo in piena funzione il reddito di inclusione. E questo nuovo sportello di cui abbiamo accennato nasce, anche, con lo scopo di aiutare tutti i più inesperti ad arrivare alla giusta conclusione delle richieste. Il nuovo sportello sarà attivo dal 1 settembre e nelle intenzioni dei proponenti, deve snellire tutti gli inutili rallentamenti sul piano burocratico nel campo del lavoro.
URP lo strumento giusto per trovare lavoro
Lo sportello prenderà il classico nome di URP, Ufficio Relazioni con il pubblico ed avrà un funzionamento simile anche se totalmente orientato a sostenere le domande sugli istituti che sostituiscono RDC. Un unico sportello, fisico e online, aperto a tutti i cittadini che ne faranno richiesta. Con questo supporto specifico, ogni procedura burocratica che passerà da quello specifico ufficio, verrà facilitata. Il Ministero del Lavoro, inoltre, ha diramato una nota, dove operativa dove chiarisce che a breve sarà già possibile presentare la domanda per richiedere il nuovo sostegno statale.
In una sezione specifica del sito del ministero è inoltre riportato l’elenco di categorie alla quale è dedicato il nuovo sussidio. Il vecchio reddito di cittadinanza era dedicato all’inclusione non solo sociale ma anche lavorativa, purtroppo ciò che si era proposto di fare il vecchio RDC è risultato poi inefficace. Dal 1° settembre, ripetiamo, potranno essere presentate tutte le domande del caso.
In conclusione, c’è da sottolineare, che il percorso per l’ottenimento del RDC era lungo e tortuoso. Oggi, per l’ottenimento del nuovo istituto, basterà firmare il patto per il lavoro, subito dopo aver presentato l’apposita domanda. Una volta che questo sarà stato autorizzato, il percettore potrà cominciare con i corsi proposti sul proprio territorio. E avviare cosi il percorso