Il Superbonus 110 va progressivamente in soffitta ma il principio che lo ha generato non sparisce, è in arrivo, infatti, un nuovo Ecobonus ma con sfondo sociale.
Il Parlamento italiano ha parlato. E lo ha fatto in modo forte e chiaro. Arriva, infatti, una proposta di legge, molto interessante, che riguarda il cosiddetto Superbonus 110. La nuova idea vede, una sorta di allargamento della misura. Il nome sarà Ecobonus Sociale 2024 e, in poche parole, è destinato in un modo o nell’altro a tutti i contribuenti. I numeri proposti per il momento vedrebbero un contributo, pari al 60%, per i contribuenti medi ed un aumento al 100% per tutti i cittadini con un ISEE inferiore a 15 mila euro.
Ricordiamo che questa, al momento, risulta essere unicamente una proposta di legge. Ma visti i firmatari, tutti molto vicini ai principali membri del Governo del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha una sua validità. Potrebbe, infatti, essere la tanto ricercata chiave di volta, indispensabile per poter permettere al settore edilizio di riprendersi in via definitiva. E al tempo stesso superare le storture del Superbonus 110. Se la proposta di legge, dovesse andare in porto, potrebbe assicurare l’utilizzo di nuovi fondi e garantire lavoro nel mercato edilizio. Almeno fino al 2035 secondo i legislatori, fino al 2040 secondo alcuni prospetti delle associazioni di categoria.
Nuovo Ecobonus Sociale, come funziona chi ne ha diritto
E non è necessario dire che queste scelte sarebbe un ottimo modo per investire i fondi statali appostati. Ricordiamo che l’Ecobonus, in se per se, è essenzialmente un contributo dello stato alle spese edilizie delle strutture abitative private. Un bonus corrisposto al 60% e al 100% per tutti i contribuenti. Gli interventi che sono compresi nel bonus vedono una grande lista di operazioni.
Si va dalle spese inerenti ai vari interventi di messa in sicurezza per le zone sismiche, fino alla completa riqualificazione energetica di edifici già esistenti. Il 60% sarà riconosciuto per la generalità dei beneficiari, sotto forma di sgravio fiscale. In poche parole, sarà disponibile riottenere parte dei soldi investiti come sconto sulle tasse. Il 100% sarà invece differente.
Nel caso di chi ha, in seguito alle proprie entrate, un reddito basso ed inferiore a 15 mila euro, la manovra prevede due opzioni: uno sconto in fattura o una cessione del credito. Se questa nuova proposta non dovesse passare la via dell’approvazione, a partire dal 2024, l’Ecobonus rimarrebbe attivo solo per i condomini, con l’attuale 70%. Per i privati è invece già certo il termine ultimo della fine dell’anno corrente
