Europa, è crisi economica: i dati che lo proverebbero

Due i dati importanti che indicano come l’Europa non sia affatto fuori dalla crisi economica. La Germania è una cartina di tornasole.

Nonostante l’Unione europea sia formata da diversi Stati Membri, ed il suo consiglio sia eletto in forma democratica, è inutile sottolineare che nell’economia della Comunità ci sono Paesi che pesano di più ed altri che pesano di meno. La Germania è un termometro importante per comprendere la situazione economica europea.

Europa crescita economica troppo lenta
Bandiera europea (Foto da Adobe – Canva) – bonus.it

Nell’ultimo anno la deflessione nelle vendite del settore automobilistico tedesco ha generato una contrazione economica che secondo gli analisti dovrebbe avere seguito anche successivamente, nell’ultimo trimestre dell’anno. Carsten Brzeski, un economista che lavora presso la banca olandese ING, ha affermato che il settore industriale in Germania si trova al di sotto di sette punti percentuali rispetto ai livelli pre pandemici, e che arranca a risalire.

Il timore è che la Germania, per abbattere i costi, sposti il settore produttivo in Paesi che stanno facendo la gara per raggiungere il modello capitalista, come la Cina e la Corea del Sud. Secondo un’indagine della Camera di commercio tedesca, la maggior parte delle imprese in Germania preferisce fare investimenti all’estero piuttosto che espandersi nel mercato interno. Tutto questo riflette in maniera grave sull’economia europea.

Crisi economica Europa, i due numeri da non sottovalutare

Per raccontare in breve ed in maniera comprensibile anche dai non addetti ai lavori la situazione economica che stiamo vivendo, si devono tenere presente due numeri: +0,1% e -0,8%. Il primo numero si riferisce alla crescita economica dell’Unione europea.

Europa crescita economica troppo lenta
Pil in calo (Foto da Adobe – Canva) – bonus.it

Lo +0,1% è una cifra davvero molto bassa, e, fattore ancora più grave, in discesa rispetto ai mesi precedenti, dove si attestava intorno allo 0,3%. Mentre negli Stati Uniti, con cui l’Europa è in competizione, il Pil è cresciuto dello 0,6%. Questa cifra è tanto bassa perché stati membri come l’Italia, l’Austria e l’Irlanda hanno mostrato delle stime di crescita in calo, che vanno poi ad inficiare le statistiche generali.

L’altro dato, -0,8%, si riferisce alla questione tedesca analizzata poco fa. L’ufficio statistico tedesco ha tirato fuori questa cifra, che è su base mensile. La rivista Reuters aveva stimato il calo mensile allo 0,5%. Dunque la crisi è ben oltre le aspettative. Ad impattare, oltre il calo del 9% del settore automobilistico, quello energetico ed edilizio, che si trovano in una vera a propria crisi.

Questi due dati servono ad interpretare la direzione che l’Europa sta prendendo, e non è delle più rosee. Sia in termini economici, che politici, che ambientali. Se non si tenteranno delle soluzioni a breve la crisi economica potrebbe esasperarsi con conseguenze profonde sulla struttura sociale.