Superbonus 110% potrebbe essere confermato anche nel 2024

Quali sono le condizioni per una possibile proroga del Superbonus per il 2024, ecco qual è la situazione attuale

Il Superbonus, la discussa procedura di agevolazione fiscale, introdotta nell’estate del 2020 è sempre al centro del dibattito politico del paese. Le condizioni economiche hanno spinto il governo a ridurre nel corso dell’anno la portata delle detrazioni fino al 90 per cento. Ma questo è solo l’inizio: ulteriori tagli sono previsti per il prossimi anni: al 70 per cento per il prossimo anno e al 65 per cento per il 2025.

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Cantiere edile (Foto Adobe) – bonus.it

La tenuta dei conti pubblici, come riconosciuto da autorevoli esponenti di governo, non può permettersi un provvedimento che ha avuto delle ricadute pesanti nel bilancio dello Stato. Eppure la situazione è tutt’altro che chiarita. Famiglie, ma soprattutto condomini e aziende edili si trovano in molti casi in seria difficoltà con lavori molto in ritardo rispetto le scadenze.

Superbonus i dettagli della situazione

Con il decreto Omnibus alcune scadenze sono state ritoccate per alleggerire la situazione di famiglie e ditte. Nel dettaglio per le villette e abitazioni unifamiliari la scadenza è spostata al 31 dicembre 2023 con aliquota al 110 per cento per le spese fino al 30 settembre 2023 a patto che al 30 settembre siano stati eseguiti almeno il 30 per cento dei lavori.

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Cantiere edile (Foto Adobe) – bonus.it

Per i condomini aliquota al 110 per cento per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023 se i lavori sono stati deliberati entro 24 novembre 2022 e CILAS presentata entro il 25 novembre. Quindi scadenze importanti da sottolineare a alle quali si aggiunge quella del 30 novembre entro cui effettuare la comunicazione della cessione del credito, con la remissione in bonus, se il la cessione non è stata conclusa entro il 31 marzo 2023, ma esisteva già un accordo.

Queste proroghe hanno cercato di favorire un settore, quello edilizio, che rischia una seria crisi per la condizione di estremo ritardo in cui si trovano molti lavori e per le difficoltà legate alla cessione del credito d’imposta, con un sistema bancario ancora molto refrattario ad accettare nuovamente i crediti stessi.

Proprio per questi motivi le spinte per la richiesta di un’ulteriore proroga del provvedimento nella sua forma completa al 110 non sono poche sia dal mondo delle imprese che da alcune forze politiche. Resta il problema delle risorse che sono scarse e non consentono molti margini di manovra. Quindi le prospettive di Superbonus al 110 per cento anche nel prossimo anno sono incerte.

La tendenza, anche in caso di proroghe delle agevolazioni fiscale, è per alcune di breve durate ed esclusivamente per interventi mirati, con condizioni particolari e non certo per tutta la casistiche presenti. Una possibilità potrebbe essere concessa in caso di lavori condominiali o al traguardo di una determina soglia per la fine dell’anno. Comunque tutto sarà definitivamente deciso in sede di Legge di Bilancio per una valutazione completa delle risorse economiche a disposizione.

Gli effetti del beneficio per le ristrutturazioni edilizie

Il problema principale rimane infatti l’effetto delle agevolazioni sulla tenuta dei conti pubblici con previsione di spesa fino a 61,2 miliardi di euro per il Superbonus e a 19 miliardi per il bonus facciate alla fine del 2022.

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Cantiere edile (Foto Adobe) – bonus.it

Previsione degli effetti sui conti pubblici che nella primavera scorsa è salita ancora toccando i 67 miliardi di euro e ora è calcolata in una cifra mostruosa tra gli 80 e gli 85 miliardi. Con la conseguenza della crescita del disavanzo pubblico nel 2023 e negli anni successivi.