Usare il bagno del bar solo con la consumazione: bon ton o legge?

L’accesso al bagno di un bar o ristorante è garantito solo ai clienti o a chiunque lo richieda? Risponde la giurisprudenza.

Quando si passeggia lungamente o si è in viaggio turistico presso delle città d’arte, è piuttosto comune che ad un certo punto si abbia necessità di utilizzare un bagno. Le regole non sono chiare alla maggior parte dei consumatori. In questo modo non possono proteggere i loro diritti.

bagno pubblico può essere usato solo dai clienti del bar?
Toilette bar (Foto da Adobe – Canva) – bonus.it

 

Il bagno di un locale non è un bagno pubblico a tutti gli effetti. La norma generale implica che è un servizio riservato ai clienti del bar o del ristorante. Da ciò ne deriva che il titolare può rifiutarsi di far utilizzare la toilette a chi non consuma. È contro la legge invece chiedere una somma per poter usufruire dei servizi, in quanto non è presente tale voce sugli scontrini ed allora sarebbe un guadagno non fiscalizzato.

Nel tempo ci sono state diverse controversie sul tema, ed altrettante ordinanze del Tar regionale. I clienti di un locale possono pretendere di utilizzare il bagno, in quanto servizio obbligatorio per determinate categorie commerciali. I titolari possono esentarsi da questo dovere solo in caso di inagibilità temporanea del bagno o nel caso in cui sia occupato.

Bagno per i non clienti: le sentenze del Tar

A chiarire la situazione in particolare una sentenza del Tar Toscana che poi è stata ritenuta non valida. A parere del Tribunale regionale, l’utilizzo del bagno doveva essere assicurato “a chiunque ne facesse richiesta“. Questa sentenza è stata invalidata in base all’Art. 41 della Costituzione.

bagno pubblico può essere usato solo dai clienti del bar?
Toilette bar (Foto da Adobe – Canva) – bonus.it

La sentenza successiva ha dichiarato che il presupposto “si coglie agevolmente nel fatto che l’erogazione dello stesso servizio da parte del Comune (tramite la predisposizione di bagni pubblici) è onerosa e non gratuita“. Ciò non significa che non possano esistere delle eccezioni. Difatti il Comune di Parma, con un regolamento per la Convivenza, che è stato approvato da una Delibera Comunale, obbliga i titolari degli esercizi commerciali ad “assicurare la piena ed effettiva fruibilità ed efficienza dei servizi igienici interni ai locali (consentendone l’utilizzo gratuito al pubblico), ed a comunicare all’interno del locale, attraverso apposito cartello segnaletico, la piena ed effettiva fruibilità a titolo gratuito, dei servizi igienici”.

Ma questa è l’eccezione e non la regola. Gli esercenti obbligati a fornire il servizio di toilette a titolo gratuito sono i bar, i ristoranti, e tutti gli esercizi commerciali in cui sia presente la consumazione sul posto. Ne sono esonerati invece coloro che vendono cibo e bevande a portar via e tutti gli altri negozi, compresi i supermercati.